Il governo italiano e la città di Milano di recente hanno deciso alcune novità in vari campi. Tacendo però che si tratta di novità per l’Italia. Ma che all’estero esistono da tempo, almeno in Portogallo. Al quale pare proprio ci si sia ispirati. Facciamo degli esempi.
Articolo aggiornato alle 18:32
1) – La lotteria degli scontrini, detta anche chissà perché all’inglese Cashback. In Portogallo esiste da anni. Ogni cittadino residente ha il suo Numero di Identificazione Fiscale (NIF), in pratica il nostro Codice Fiscale. Quando fa acquisti tende a farsi rilasciare la fattura intestata al proprio NIF. Anche perché spera che una delle sue fatture venga scelta per il sorteggio che assegna di volta in volta 50 mila euro ad almeno tre sorteggiati.
2) – Il distanziamento sociale di un metro è stato portato a due metri almeno quando si mangia fuori casa. Ma il Portogallo ha adottato il distanziamento sociale di due metri sin dall’inizio della pandemia. Quasi ovunque si vedono indicati per terra i segni che indicano i due metri di distanza da rispettare quando si cammina o si fa la fila per entrare in un bar o negozio di altro tipo.
3) – Di recente il governo Draghi ha istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale, parte del Ministero per l’Innovazione tecnologica. Si tratta di un dicastero che in Portogallo esiste da tempo. Fa parte, comprensibilmente, del ministero del Lavoro.
4) – il Comune di Milano ha decido di recente di adottare i piani previsti da un apposito incontro tra istituzioni, Università, imprese e sindacati intitolato “Lavorare vicino a casa. Coworking e Near working per la città a 15 minuti”.
La parola coworking sappiamo già che indica il lavorare assieme. L’espressione near working intende indicare la possibilità di raggiungere in non più di un quarto d’ora a piedi o in bicicletta i luoghi di coworking. Durante l’incontro sono state esaminate discusse le tematiche emerse da tre ricerche su come distribuire i coworking in città e come questi possano contribuire alla costruzione di una nuova città “fruibile in 15 minuti”.
Guarda caso, si tratta di una iniziativa già presa in tempi recenti dalla città portoghese di Almada per un progetto clamoroso che merita un articolo a parte. Lo pubblicheremo quanto prima.
Stando così le cose, sarebbe il caso che il governo italiano copiasse intelligentemente dal Paese lusitano anche altre due cose:
5) – l’istituzione del Segretariato dell’Internazionalizzazione, come branca del ministero degli Esteri, o di un apposito ministero;
6) – La defiscalizzazione per un decennio per i pensionati europei che decidessero di prendere la residenza in Italia. Anche se vari governi storcerebbero il naso, certamente i pensionati europei arriverebbero a frotte nel BelPaese, quello per il quale Goethe scriveva i celebri versi “Dahin, dahin.// Geht unser Weg.// O Vater, lass uns ziehn!” ( “Laggiù! Laggiù.//Porta la nostra strada.// andiamo o padre mio!” ). Senza contare che potremmo anche battere il Portogallo estendendo il provvedimento a Stati non europei.
A sua volta Milano, diventata disgraziatamente da tempo la capitale non solo italiana del Covid-19, potrebbe copiare un’altra iniziativa comunale intelligente e utile, presa questa volta dalla città di Lisbona. (Magari imitata anche dalle altre città lombarde nonché da Roma e dalle altre grandi città italiane).
7) – il consiglio comunale della capitale portoghese lancerà dal 31 marzo il Programma di Test Comunale Universale e Gratuito per Covid-19. Obiettivo: monitorare costantemente l’andamento della pandemia, molto diminuito nell’ultimo mese, e il rischio di contagio. Il Programma funzionerà fino al raggiungimento dell'”immunità di gregge”: tutti i residenti di età superiore ai 16 anni potranno fare due test gratuiti al mese presso le farmacie aderenti, previo appuntamento.